LAVORO AGILE: QUANDO LA GESTIONE DEI DIPENDENTI PASSA ANCHE DALL’INTRATTENIMENTO DEI LORO FIGLI…
Smart working, anche detto “lavoro agile”. È la parola d’ordine di queste settimane. Da anni in Italia si fa un gran parlare di questa modalità di lavoro già da tempo consolidata in altri paesi europei. Una rivoluzione, sotto le mentite spoglie di un Virus, ci ha imposto volenti o nolenti quanto, fino a qualche settimana fa, sembrava essere un “esercizio di stile” di alcune (poche) aziende “illuminate”.
Ma che cos’avrebbe di tanto “agile” questa modalità lavorativa? Orari flessibili, compatibili con le esigenze famigliari, azzeramento dei tempi di spostamento da casa agli uffici, miglioramento dell’efficienza lavorativa. In teoria un’oasi dove bisogni personali ed efficienza lavorativa si incontrano. In questi giorni pandemici il “lavoro agile” si è tradotto però in genitori dispersi tra cucine e salotti coinvolti nei propri meeting virtuali, figli, se non travolti dalla didattica on line, che pronunciano come un mantra frasi del tipo: “che ore sono?”, “Si mangia?”, “che faccio?” “io mi annoio”. Frasi che ovviamente arrivano puntuali e al massimo volume nel mezzo di un meeting dei suddetti genitori. Ecco allora che anche i comparti Risorse Umane delle aziende, fino a poco tempo fa intenti a gestire le numerose richieste di smart working da parte dei dipendenti, ora si trovano a constatare che l’effetto euforizzante abitualmente descritto dalle statistiche sul lavoro “da casa” decresce al passare dei giorni.
In questo contesto, infatti, lo smart working perde la sua “agilità” e si trasforma in un “percorso ad ostacoli” per i genitori che devono destreggiarsi tra un business plan e cartoni animati, serie TV e videogames. Quella che sembrava una soluzione è diventata in realtà un problema da risolvere. Fortunatamente ad accorgersi di questa esigenza di intrattenimento sono stati in molti: dai palinsesti televisivi alle principali compagnie telefoniche ma, soprattutto, il mondo della cultura che si è trasformato per dare la possibilità di vedere e di usufruire di importanti contenuti anche in questi momenti di “non presenza”.
In questa ultima tipologia di contenuti si inserisce l’idea del MUSME con LiveMUSME. Una proposta indirizzata proprio alle aziende e a chi, in esse, è responsabile della gestione e del benessere dei dipendenti. Differenziandosi dai soliti virtual tour, LiveMUSME propone veri e propri percorsi guidati in diretta dal Museo e rivolti a bambini e ragazzi che possono incontrarsi tramite Instagram e partecipare insieme a una visita condotta da una guida “reale”, alla scoperta del corpo umano. Un’esperienza interattiva e dinamica, da offrire ai propri collaboratori, particolarmente indicata in questo momento in cui l’esigenza è l’intrattenimento dei più giovani, anche finalizzata all’efficienza lavorativa dei loro genitori e, diciamolo, al benessere di tutta la famiglia.
I pacchetti “Live MUSME” per bambini e ragazzi sono descritti a questo link.
La Redazione del MUSME